Eravamo ancora degli adolescenti quando creammo questi personaggi.
Vennero fuori per gioco, una presa in giro nei confronti nostri e del piccolo mondo di provincia nel quale vivevamo.
Come potete leggere nella presentazione, intorno a loro nacque un ambiente surreale, un teatro dell'assurdo nel quale i
nostri cominciarono a muovere i primi passi. Ne seguì un fumetto, realizzato con tecniche in evoluzione su un quadernetto
a quadretti.
Anche noi ci perdemmo un po' di vista fino a che il quaderno tornò fuori, ingiallito e con le pagine fragili ma con intatto
il suo contenuto.
Riproporre oggi questa storia ha forse solo un valore personale e nostalgico, ma alcuni spunti ci sembrano ancora divertenti
e quindi, grazie alle tecnologie digitali abbiamo recuperato i contenuti di quel quaderno e li riproponiamo
(quasi) come erano in origine.
Il "quasi" sta ad indicare che le prime pagine della storia a fumetti sono quelle originali, sono solo equalizzate e colorate
in bicromia (che fa molto
vintage!) e con un nuovo lettering, mentre le ultime tavole saranno realizzate con un
restyling grafico dei personaggi e con una conclusione della vicenda che allora non era stata scritta. Probabilmente il salto
risulterà brusco ma crediamo di poter mantenere i caratteri generali della vicenda.
Il progetto allora aveva un titolo oscillante tra "The Wild Bunch" e "L'Orda Selvaggia" che contemporaneamente figuravano nei testi
e nei disegni. Oggi abbiamo optato per un secco
"OrdaSelvaggia" che ci sembra più un
brand.
A proposito, sia chiaro che non pensiamo di fermarci al fumetto!
Restate collegati!
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